il prato artificiale nella letteratura narrativa

Le sette sorelle di Lucinda Riley

Fonte: www.lavocedivenezia.it
«Izabela li accompagnò sul ponte e li salutò con la mano, mentre scendevano lungo la passerella. E quando non furono che due puntini lontani, provò per la prima volta un'ondata d'ansia. Si rese conto che stava andando all'altro capo del mondo con una famiglia che conosceva a malapena. E quando la sirena della nave le rimbombò nei timpani e la terra cominciò a farsi sempre più lontana, agitò freneticamente la mano verso di loro. «Adeus miei adorati genitori. Riguardatevi, e che Dio vi benedica entrambi».
Bel si godette il viaggio grazie ai numerosi passatempi riservati ai passeggeri benestanti. Lei e Maria Elisa trascorrevano le giornata nuotando in piscina - un piacere reso ancora più dolce dal fatto che Rio le fosse sempre stato negato - e giocando a croquet sul prato artificiale del ponte superiore.

Commenti

Post più popolari